Japan Matsuri Festival Giapponese - 13, 14 Apr 2013 - Bellinzona

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Anche al nostro matsuri il pubblico avrà la possibilità di assistere ad un concerto di taiko eseguito da alcuni membri dall’Associazione ginevrina Wadaiko, la quale grazie anche ad un workshop permetterà al pubblico di imparare a suonare questi meravigliosi tamburi.

Concerto di Taiko da parte dell’Associazione Wadaiko di Ginevra

Il termine taiko (太鼓) indica genericamente tutti i tamburi giapponesi, ad eccezione di quelli a clessidra (definiti tsuzumi). La tipologia più nota in Occidente è quella del grande tamburo giapponese a forma di barile. I tamburi definiti taiko e maggiormente impiegati nelle tradizioni giapponesi sono sostanzialmente riconducibili a due tipologie, entrambi bipelli e percossi con una coppia di bacchette: i già citati tamburi a barile e i tamburi cilindrici.

In antichità i taiko erano usati negli eventi militari e nelle feste comunitarie dette matsuri. Dalla pratica strumentale dei matsuri deriva, nei tardi anni '50, un genere neotradizionale imperniato su gruppi di tamburi, definiti kumidaiko (組太鼓).

Anche al nostro matsuri il pubblico avrà la possibilità di assistere ad un concerto di taiko eseguito dal gruppo Ré Mi Taiko dell’Associazione ginevrina Wadaiko, il quale grazie ad un workshop permetterà al pubblico di cimentarsi lui stesso a suonare questi meravigliosi tamburi.

Ré Mi Taiko (礼実太鼓) letteralmente significa: il tamburo del frutto della riconoscenza

Rémi Clemente ha passato un anno in Giappone, dove grazie all’insegnamento del maestro Sugeo Tamada, ha potuto imparare a suonare il taiko e lo shinobue (flauto a traverso giapponese). Al momento del suo rientro in Svizzera ha deciso d’impulso di portare con se un taiko, in modo da poter praticare anche nel suo paese d’origine.

Oggi il gruppo Ré Mi Taiko permette ai residenti in Svizzera di praticare e vivere questa arte, attraverso delle rappresentazioni pubbliche, degli incontri e dei viaggi in Giappone.

La pratica di questo strumento è accessibile a tutti, basta passione e perseveranza.

Il gruppo pratica diversti stili, come ad esempio Hachijo, Miyake, Chichiibu, ma la maggior parte dei loro brani sono composizioni moderne, cercando però di restare il più vicino possibile alla tradizione.

Concerto di Koto della musicista Miho Yamaji

Miho Yamaji ha iniziato a prendere lezioni di koto all’età di 5 anni, fino a diplomarsi all’Università Nazionale di Belle Arti e della Musica di Tokyo. Negli anni ha vinto numerosi premi prestigiosi in patria e ha acquistato una certa notorietà anche in Australia. Prende parte ad una varietà di esibizioni, come concerti su palchi “Noh”, concerti durante cene negli hotel, collaborazioni con "rakugo", e sessioni con cori, orchestre e band.

Il suo primo album "Refrain" è uscito nel 2001. Il CD realizzato in collaborazione con Andrew MacGregor, "Kishi (Hymn) Ren Men" è uscito in tre paesi: Australia, Stati Uniti e Giappone. La signora Yamaji è membro del gruppo musicale "Doseikai" dell’Università Nazionale di Belle Arti e della Musica di Tokyo e dell’organizzazione associata degli ex allievi di koto "Morinokai". Insegna Koto all’università Okayama e compone musica, oltre ad esibirsi sia in Giappone che oltremare. Attualmente vive a Kurashiki, nella Prefettura di Okayama.

Durante il suo tour Europeo, la sig.ra Yamaji si fermerà per la prima volta in Svizzera e incanterà il pubblico della fiera con un concerto.


Concerto K-ble Jungle

A chiudere in bellezza il Japan Matsuri ci pensano quest’anno i K-ble Jungle, uno degli spettacoli più attesi dell’intero festival, nonché un gradito ritorno.
A manovrare questa band all’apparenza agli esordi, con un nome a metà tra il giapponese e l’inglese, si nascondono in realtà due vecchie conoscenze della musica giapponese e dei palchi europei nei festival a tema nipponico. Per quanto il nome K-ble Jungle possa sembrare nuovo, per molti di voi non saranno nuovi i nomi Eriko e DJ Shiru.

I K-ble Jungle porteranno a Bellinzona uno show che segnerà la continuità col loro abituale stile fatto di vivacità e simpatia, portando però una nuova atmosfera con nuovi costumi e nuove proiezioni: questo per manifestare che K-ble Jungle = ERIKO + DJ Shiru, ma anche che DJ Shiru ≠ ERIKO ≠ K-ble Jungle!

Sono già alcuni anni che DJ Shiru propone musica nipponica ai vari festival di cultura giapponese, portando allo stesso tempo la musica italiana in terra nipponica, sempre con un gran successo di pubblico. I suoi spettacoli si contraddistinguono per un mix di vari stili, comprendendo ovviamente J-pop e J-rock, ma anche elettronica, metal, musica tradizionale e visual kei, in una fusione dove sperimentazione e ritmo rendono il tutto davvero sorprendente. Ha un proprio show sul canale nazionale italiano Neko TV, dove presenta artisti e musicisti giapponesi in stile MTV.

Eriko ha cominciato la sua carriera come musicista e cantante lirica, ma nel corso del 2012 ha iniziato ad esibirsi come artista di J-pop, grazie alla collaborazione con DJ Shiru. Già in Giappone aveva esperienza di modella e presentatrice TV, ma l’Europa le sta dando soddisfazioni con una carriera di successo come cantante e ballerina nei vari festival europei a tema Giappone. La si può vedere su YouTube, dove ha un canale dedicato a tutti i suoi video, e su varie emittenti nazionali italiane, dove ha frequenti apparizioni . Su Neko TV conduce una trasmissione a cadenza settimanale in cui insegna la lingua giapponese.

DJ e cantante hanno esordito come duo nel 2012, quando hanno iniziato a partecipare a tutti i festival di anime e manga col tour “ERIKO + DJ Shiru LIVE!”. Le date hanno toccato i maggiori festival italiani ma anche Svizzera, Francia e Giappone: nel paese del Sol Levante hanno avuto occasione di collaborare col gruppo di musica tradizionale Za Goninbayashi, con cui hanno registrato una versione remixata del loro pezzo originale Murasaki no Uta. I loro spettacoli sono caratterizzati da uno stile multiforme, sia per quanto riguarda le canzoni che le collaborazioni: musicalmente, si va dalla già citata Murasaki no Uta, un pezzo elettronico gotico, al J-Pop di Oikakete Summer; ma la natura poliedrica dei loro show è data dalle continue collaborazioni e unioni con altri artisti a seconda dei vari spettacoli, che possono essere pittori, fotografi, ballerine o altri musicisti. Allo stesso modo, anche la scaletta dei concerti varia a seconda del pubblico, ma sono sempre presenti i loro pezzi originali, qualche pezzo tradizionale giapponese e soprattutto le apprezzatissime cover degli anime.